Quando tre anni fa, sulla spinta dell’ispirazione tratta dalla community di creativi Behance decisi di costruire il mio primo curriculum grafico, l’idea fu accolta da chi lo prese in mano per la prima volta con una smorfia che non esprimeva plateale disgusto soltanto grazie alle circostanze.
Un po’ demoralizzata archiviai il progetto grafico e continuai imperterrita ad usare il triste formato standard Europass, confidando che prima o poi sicuramente qualcosa sarebbe cambiato, soprattutto nel settore della comunicazione. E così è stato…
Da qualche anno a questa parte hanno fatto la propria comparsa anche in Italia i cosiddetti Curricula creativi cioè curriculum che non rientrano nel formato standard e che – sebbene riprendano sostanzialmente le voci di quest’ultimo – si differenziano per colori, impaginazione, uso di icone e grafici, font diversi dal classico “Word-Riga laterale-Times New Roman-sfondo bianco-fototessera“. E questa piccola rivoluzione non solo sta investendo tutte quelle professioni che hanno a che fare con il variegato mondo della comunicazione: il CV creativo si diffonde sempre più, testimoniando una rinnovata attenzione alle discipline creative (ed alla comunicazione stessa!) in seno alle aziende dei più vari settori.
Quando l’assunzione la fa il CV: il guerrilla marketing applicato al curriculum
Come per ogni novità c’è chi ne ha preso la portata rivoluzionaria alla lettera, trasformando il proprio curriculum creativo in una vera e propria azione di guerrilla marketing per colpire l’azienda e farsi assumere. Ne sono un esempio Sumukh Meta, candidato per un posto in GQ che ha realizzato il suo curriculum come fosse un numero speciale della rivista, dedicata a lui. Oppure il giapponese Lukas Yla il quale, conscio del fatto che molti curriculum finivano nel cestino senza neppure esser letti, ha deciso di inserire il suo in una scatola di ciambelle destinata ai selezionatori, fingendosi poi un fattorino delle consegne.
Si tratta di due esempi limite che forse potrebbero funzionare nel caso di una grande impresa (e che comunque necessitano di un background formativo di tutto rispetto alle spalle nonchè di una buona dose di fortuna!), non certo di una piccola/media impresa italiana. Specialmente se non si tratta di una azienda dinamica ed avvezza al digitale e/o al proprio interno non ha qualcuno in grado di comprendere la portata innovativa del vostro lavoro.
La morale é: a meno che non vi candidiate per una agenzia grafica, pubblicitaria o di comunicazione o che il vostro sogno non sia lavorare per qualche grande brand i cui uffici siano in grado di valutare il vostro lavoro, lasciate perdere ed andate al punto successivo!

Skills espresse in maniera grafica
Curriculum grafico: i miei consigli per far colpo su una azienda italiana
Se volete fare colpo su una azienda italiana mantenendo fermo il proposito di distinguervi, molto più semplice è partire con un curriculum grafico che tralasci gli aspetti più rivoluzionari: abbandonate l’idea di inserire torte con percentuali, tabelle e schemi con l’obiettivo di ridurre il testo perchè in fase di selezione le aziende italiane sono ancora affezionate alla lettura.
Presentarvi con un grafico a torta al posto dell’elenco di competenze o con una linea temporale al posto degli anni di esperienza potrebbe generare un effetto di rifiuto. Molto meglio lavorare sui font, sui colori, sulle forme e su eventuali icone che possono accompagnare alcune parti: sicuramente le informazioni di contatto, con una buona dose di creatività anche le patenti possedute, le lingue parlate (solo se non è richiesto il quadro europeo di riferimento!) oppure usare icone come frecce e ‘bullet points’ per dare un po’ di brio al solito elenco puntato.
Un primo aspetto da considerare è la scelta di colori e font, che devono coincidere con quelli che andrete ad impiegare per il vostro biglietto da visita e la vostra stationery (fatture, carta da lettere, immagini di copertina dei profili social e quant’altro). Un esempio l’ho realizzato per il giornalista freelance Marco Petrelli per il quale ho curato la nuova immagine partendo proprio dalla sua personalità un po’ retrò e dalla sua passione per il vintage: trovi il portfolio qui! Dopotutto un progetto grafico è come un abito: deve calzarvi perfettamente addosso! Inutile usare colori forti ed una grafica grintosa se la vostra personalità è riservata quindi coraggio, armatevi di pazienza e cominciate a guardarvi intorno.
Se non sapete da che parte farvi ma non volete rinunciare all’opportunità di sperimentare un curriculum creativo, la cosa migliore che posso consigliarvi è quella di lasciarvi ispirare: trovate tantissimi template modificabili su Canva (di cui vi parlerò più avanti) ma anche su Pinterest. Molto più “business-oriented” i modelli proposti da VisualCV che funziona anche come tool gratuito per costruirne di simili.
Una sola considerazione circa i siti web che vi ho suggerito: se da un lato non dovete aver paura di osare una impaginazione meno standard di quella proposta da Europass ma neppure eccedere con forme e colori: il CV deve essere leggibile e chiaro quindi ok agli sfondi colorati ma ricordate che la parte più consistente deve essere costituita dal fondo chiaro sul quale imprimerete le vostre competenze. Volete che le leggano, giusto? Ed in alcuni casi potreste volere anche che stampino il vostro CV per meglio procedere con la selezione: perchè costringere i vostri selezionatori a consumare cartucce d’inchiostro?

Curriculum vitæ del giornalista Marco Petrelli
Il curriculum creativo è fatto per mettervi in luce, non è un esercizio di stile!
L’idea che voglio vi stampiate in mente è che ciascun elemento del vostro Curriculum creativo deve essere in linea con la vostra personalità e la vostra professionalità: deve rappresentarvi ma senza troppi ‘effetti speciali’. Realizzando un Curriculum creativo state già raccontando qualcosa di voi, dei vostri interessi, delle vostre passioni e della vostra personalità: probabilmente se azzeccherete il design riuscirete a trasmettere che siete persone dinamiche ed originali e questo alle aziende piace sempre! Proprio per questo dovete scegliere qualcosa di caratterizzante ma non eccessivo: non state facendo un esercizio di stile e non siete lì per ‘vendere fumo‘. Il rischio di eccedere nella grafica è quello di dare una immagine distorta che potrebbe generare un effetto di rifiuto quindi procedete con cautela seguendo i consigli sottostanti.
Colori, sfondo e font di un perfetto Curriculum creativo
Meglio scegliere colori a tinta unita ed un design ‘flat‘ rispetto ad immagini e grafiche elaborate: anche qualora la vostra identità grafica su bigliettini da visita e copertine dei social sia caratterizzata da immagini o grafiche, scegliete sempre due colori che vi caratterizzano (meglio se due gradienti) e giocate su quelli. Se la vostra professione è creativa potete scegliere un motivo grafico per alcune parti dello sfondo, ricordandovi però sempre la regola del fondo bianco per le parti testuali: è fondamentale per far sì che il vostro CV venga letto. Se vi candidate per un posto in qualità di dipendente di una azienda l’ultimo consiglio sui colori è quello di utilizzare tinte non troppo accese o comunque di limitarle: scegliete un colore ed esplorate le sue infinite sfumature ricordandovi di scegliere quelle più tenui.
Per quanto riguarda i font non eccedete anche qui con la creatività: Canva e gli altri tools gratuiti offrono molteplici caratteri, alcuni davvero intriganti ma puntate alla sobrietà. Non dovete per forza usare il classico Times New Roman ma neppure qualcosa di illeggibile: impiegate un carattere più ‘articolato’ per i titoli delle sezioni come ho fatto io col mio curriculum ed utilizzate Garamond, Baskerville oppure qualcosa di moderno ma allo stesso tempo classico come Futura, Avenir o il mai banale Helvetica per il corpo del testo.

Curriculum vitæ grafico della sottoscritta Carlotta Andrea Buracchi Bresciani
Tutto bello ma come realizzo il mio CV creativo?
Domanda lecita, d’altronde Curricula di questo tipo sono stati a lungo appannaggio dei grafici perchè richiedevano non soltanto la padronanza di software specifici ma anche un certo occhio. Recentemente però, con la diffusione di applicazioni e tools gratuiti, anche chi di grafica mastica il minimo indispensabile può realizzare un proprio prototipo con buone possibilità di successo. L’importante è sempre tenere a mente la parola “semplicità”. E ricordarvi di dire che non siete un grafico professionista, magari anche in sede di colloquio!
Quando non ho voglia di spendere ore in un software di grafica, il mio strumento preferito è Canva: creando un account si può scegliere il proprio template preferito curiosando tra centinaia di modelli pronti da usare come base per la creazione di un Curriculum creativo. L’interfaccia è davvero intuitiva e densa di funzionalità per modificare il vostro CV ed esiste anche la App mobile per modificare i vostri progetti ovunque voi siate!
Ed infine qualche consiglio di scrittura per il vostro Curriculum creativo
Una volta costruita la parte grafica dovrete riempire il CV con le vostre informazioni. Ecco che un velocissimo passaggio sulla strutturazione dei contenuti non può mancare: direttamente dalla mia esperienza di copywriter vi lascio alcuni consigli da seguire:
• usate (ed abusate) di elenchi puntati per ciascuna voce: aiutano ad inquadrare a livello visuale i contenuti e conferiscono una idea d’importanza a ciò che è riportato su ogni riga;
• siate parchi/e di sottolineature;
• limitate i grassetti (piuttosto usate un differente ‘peso’ del font);
• non utilizzate mai font più piccoli di 11/12pt;
• elaborate frasi (di senso compiuto!) che non superino le 15 parole;
• limitate l’uso degli avverbi

Alcuni esempi di Curriculum creativo tratti da Canva

Figlia di produttori di vino col pallino per la lettura (libri letti più di 3900!) ed accanita scrittrice. Mi occupo di grafica, content marketing e comunicazione sul web. Scrivo di cibo e turismo sul blog www.cabinetcuriosites.it, dirigo la Redazione Enogastronomia di www.adhocnews.it, curo il marketing per “Buracchi Ultimo“, l’ultimo vino di famiglia e nel tempo libero continuo a fare progetti!