Dopo averti raccontato come ho elaborato il logo e l’etichetta di Buracchi Ultimo in questo articolo e prima di introdurti gli elementi dai quali sono partita per pianificare la strategia di comunicazione digitale (a questo link), voglio spendere con te due parole su ciò che riguarda la brand identity di un marchio, attingendo nuovamente al lavoro che ho svolto per Azienda Agricola Buracchi.
Prima di iniziare: se non hai ben chiaro a che cosa mi riferisco quando parlo di “brand identity”, ti consiglio di approfondire l’argomento con questo articolo, altrimenti entriamo subito nel vivo del lavoro che ci aspetta!
Come ho costruito l’immagine coordinata di Buracchi Ultimo?
Fase 1: la pianificazione e la definizione del target
Quando ho progettato l’immagine coordinata per Buracchi Ultimo, ho pianificato attentamente le attività dividendo in fasi il lavoro e raggruppando gli elementi che volevo prendere in esame soltanto dopo aver studiato a fondo la realtà aziendale. Si tratta di un passaggio fondamentale che deve prendere in esame la storia del marchio, la sua filosofia, il target di riferimento e da questo estrapolare valori, stile e “tono di voce” che ci serviranno per progettare una efficace brand identity.
Per analizzare il target a cui il tuo prodotto o la tua realtà si rivolge ti consiglio anzitutto di identificare quelle che nel marketing chiamiamo le “buyer personas” ovvero i “tipi” che costituiscono i possibili clienti del tuo prodotto. Descrivile con attenzione in età ed abitudini. Per farlo puoi trovare ottimi spunti facendo riferimento ai tuoi attuali clienti oppure al pubblico che segue i canali social della tua attività (se già sono in funzione). In base a questo target definirai il tono di voce e lo stile del tuo brand e potrai procedere con maggiore facilità.
Come ti ho già spiegato raccontandoti come è nato il logo di Buracchi Ultimo, ho isolato alcuni elementi costitutivi della realtà aziendale e da questi sono partita per costruire il logo. Questo primo passaggio, l’isolamento di alcuni concetti che saranno quelli costitutivi della brand image aziendale, è la parte di brief essenziale da compiere prima di affrontare la parte grafica.

I flyers che ho realizzato per Buracchi Ultimo
Fase 2: la creazione del logo e degli elementi grafici
Una volta stilata una lista di concetti e valori ho proceduto nel definire i caratteri, il colore, le carte ed altri elementi grafici che volevo associare ad Ultimo. Trovi qualcosa in più proprio in questo articolo. Preparati a spendere tempo ed energie a valutare bene ciascuna di queste scelte perchè questi elementi avranno il compito di trasmettere un complesso di valori che il pubblico andrà ad associare alla tua marca e proprio per questo devono essere tra loro coerenti e coordinati. Vuoi trasmettere modernità? Comunicare la storicità della tua realtà aziendale? Offrire un’idea di eleganza e raffinatezza? Se non hai ancora ben chiaro tutto questo e/o non sai come renderlo in termini grafici il mio consiglio è quello di affidarti ad un professionista per evitare errori che un domani potrebbero costare cari alla tua attività.
Un elemento da considerare in questa fase è la pianificazione delle immagini che andrai ad usare nella tua comunicazione. Hai pensato di chiamare un fotografo professionista a ritrarre la tua realtà ed i tuoi prodotti? Se non ci avevi pensato, fallo! E pensa anche a creare dei set nei quali ambientare i tuoi prodotti (es. tavola imbandita con bottiglie, angoli dell’azienda, degustazioni in corso ecc.). Il web purtroppo è pieno di brand che impiegano immagini gratuite senza pensare ad instaurare un rapporto basato sull’autenticità col proprio pubblico!
Fase 3: la progettazione degli elementi promozionali
Una volta scelti colori, caratteri, elementi visivi ho iniziato a pensare a quali sarebbero stati i supporti di cui avrebbe avuto bisogno il cliente per la propria promozione.
Biglietti da visita, brochures aziendali, schede tecniche e stationery (che comprende anche fatture e carta intestata generica) ma anche manifesti e locandine piuttosto che cartoline, gadget, adesivi, scatole sono tutti elementi ai quali devi pensare attentamente prima di iniziare a popolare il tuo immaginario di idee facendovi poi seguire prototipi grafici di dubbia utilità.
Oltre ai supporti tradizionali voglio darti qualche spunto in più per giocare con la grafica: credi di fare molte degustazioni in cantina o presso eventi organizzati? Allora potresti valutare l’idea di realizzare cartoline staccabili che impiegherai come invito a seguire le attività della tua azienda sul sito web ed al contempo raccolta dati per la newsletter aziendale. Pensi di partecipare a molte fiere? Allora valuta anche l’idea di partire realizzando subito qualche utile gadget che lascerai ai clienti in modo che si ricordino di te! In ogni caso dei gadget e del materiale promozionale occasionale parleremo più diffusamente più avanti, in un altro articolo. L’importante è che entri nell’ottica di idee che tutto ciò che realizzerai dovrà essere coerente con l’immagine aziendale: condividerne i colori, i caratteri, lo stile e possibilmente veicolare il medesimo messaggio.
Una volta che hai ben chiaro cosa ti servirà, comincia a progettare concretamente ciascun elemento, partendo dal biglietto da visita. Il consiglio migliore che posso darti è quello di mantenerti sempre coerente con font, colori ed elementi distintivi del logo, cercando di creare un fil rouge nella tua narrazione. Fai ovviamente attenzione ai partner che selezionerai per assisterti in questo lavoro: come ripeto spesso si, tuo nipote è bravissimo a “spippolare” sul pc ma per realizzare un buon risultato in termini di brand identity serve professionalità, esperienza ed un partner tecnico che ti possa guidare nella scelta ad esempio delle carte, delle tecniche di stampa, delle rifiniture, eccetera eccetera.

La pubblicità che ho realizzato per Buracchi Ultimo in occasione della fiera Monte Carlo Gastronomie nel Principato di Monaco
Fase 4: la realizzazione del materiale promozionale
Una volta stabilito cosa fare e come farlo devi adattare tutti gli elementi grafici ai supporti promozionali che hai immaginato. Proprio per questo motivo il logo aziendale, i caratteri e le eventuali immagini dovrebbero essere il più possibile semplici, essenziali e – qualora colorati – dovrebbero anche essere facilmente convertibili in linee scure (nero o scala di grigi) o chiare (bianco). Per quanto possa essere affascinante, non vuoi che la tua carta intestata riporti fedelmente il dipinto della tua tenuta, giusto?
In questa fase, se non ne hai già usufruito prima, devi assolutamente rinunciare al “fai-da-te” ed affidarti ad un partner tecnico: una tipografia o una agenzia di comunicazione e grafica che sia in grado di adattare la tua grafica a tutti i supporti che desideri realizzare. Il consiglio è quello di scegliere dopo aver valutato con attenzione tutti i preventivi che raccoglierai, consapevole del fatto che per una buona scelta è importante valutare il portfolio del partner e la sua esperienza nel settore specifico in cui andrà ad operare.
Non temere di fare domande anche in fase di valutazione del preventivo e di chiedere un consiglio: i professionisti sono qui proprio per aiutarti a realizzare il tuo progetto ed è pure nel loro interesse costruire una brand image efficace. Segui attentamente tutte le fasi mantenendo un contatto costante con il grafico che se ne occuperà e fai sentire la tua presenza durante tutto il lavoro. Vedrai: anche lui ti ringrazierà!
5. Comunicare il brand con la sua nuova “brand identity”
Bene, adesso che il materiale promozionale è arrivato, hai il logo da usare su tutti i canali della tua attività (che ti consiglio di farti realizzare anche in alta risoluzione in formato png, sia in nero che in bianco così da poterlo applicare sulle foto e sulle immagini), è giunto il momento di cominciare a sviluppare la strategia di comunicazione del tuo brand e di prendere in esame tutti i canali che userai per comunicare col pubblico. Di questo argomento però parliamo nel prossimo articolo: mi segui?
I Social per un brand di vino
STRATEGIA & PIANO EDITORIALE

Figlia di produttori di vino col pallino per la lettura (libri letti più di 3900!) ed accanita scrittrice. Mi occupo di grafica, content marketing e comunicazione sul web. Scrivo di cibo e turismo sul blog www.cabinetcuriosites.it, dirigo la Redazione Enogastronomia di www.adhocnews.it, curo il marketing per “Buracchi Ultimo“, l’ultimo vino di famiglia e nel tempo libero continuo a fare progetti!